I milanesi, la distrazione e i tempi che cambiano

Non se ne parla mai, ma non credo che al mondo ci siano persone più distratte dei milanesi. Ai milanesi, essendo tutti mediamente molto distratti, sembra che sia normale essere distratti. Un po' di distrazione in effetti è normale, ma distratti come loro no. A Milano, per esempio, non basta chiudere la porta di casa dietro le spalle perché non si apra dall'esterno. A Milano, per chiudere la porta di casa, occorre anche, a seconda se si esce o si entra, dare una mandata di giro di chiave o girare il pomello, altrimenti la porta dall'esterno si apre. Ai milanesi sembra che tutto ciò sia normale, se infatti si esce da casa senza prendere la chiave - e ai milanesi succede spessissimo - non succede nulla perché si riesce ad aprire  la porta di casa senza alcun problema. In pratica, quello che ai non milanesi sembra una stravaganza anche un po' pericolosa, è una misura antidistrazione adottata universalmente in qualsiasi posto compreso tra la torino-venezia, autostrada dei laghi, tangenziale est e tangenziale ovest. Forse è una misura adottata anche nell'hinterland, ma non ne sono sicura. 
I milanesi ci tengono moltissimo all'efficienza e alla puntualità. Data la loro distrazione sono tutti agenda dipendenti. Non esiste milanese doc che non abbia l'agenda, senza di essa non sarebbero in grado di rispettare un appuntamento o una scadenza. Temo che alcuni vi segnino anche di andare a prendere i figli a scuola alla fine delle lezioni, con tanto di indirizzo della scuola perché non si sa mai. Una volta le agende era di carta, adesso esistono i telefonini. Sono convinta che l'agenda del telefonino sia la prima funzionalità che i milanesi abbiano imparato ad usare. 
A Milano è quindi assolutamente normale scordare sui mezzi pubblici cartelle, zaini, bagagli, borse, ma viene scordato veramente di tutto. 
Un elenco di oggetti dimenticati è riportato nel sito
http://biodiversitamilano.blogspot.it/2012/12/oggetti-smarriti-due-passi-nel-museo.html
in cui l'autore si domanda come sia possibile scordare su un autobus la dentiera oppure una macchina da cucire o un giubbotto di salvataggio. Evidentemente l'autore non deve essere un milanese doc, se lo fosse non se lo chiederebbe. 
L'ATM, l'azienda dei trasporti pubblici, si è quindi organizzata e ha predisposto un servizio efficiente per gli oggetti smarriti. Una volta, parecchi anni fa, mi capitò di dimenticare su un autobus una borsa e l'ho recuperata senza troppe difficoltà. 
Il recupero di oggetti smarriti ha funzionato perfettamente fino a quando Milano divenne vittima della paura degli attentati. Ogni borsa smarrita poteva nascondere un pericoloso ordigno. Cittadini allarmati chiamavano le forze dell'ordine e ogni segnalazione si traduceva in una interruzione di servizio per dare modo agli artificieri di intervenire.
A poco servivano i numerosi cartelli di richiamo a prestare attenzione ai propri bagagli personali perché ogni interruzione di pubblico servizio sarebbe stata addebitata allo sbadato utente. Mi è successo spesso di trovare la metropolitana bloccata per accertamenti.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2017/11/24/false-bombe-154-allarmi-nel-2017Milano02.html
Da qualche tempo non mi succede più di tornare a casa a piedi. Non credo proprio che i milanesi abbiano smesso di essere distratti. Credo che siamo tornati alla normalità e un bagaglio dimenticato in autobus viene portato, come usuale, all'ufficio oggetti smarriti e gli artificieri non vengono più chiamati. 

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