Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2018

La politica: arte di mediare tra sentimento popolare, considerazioni economiche, necessità umanitarie e convivenza sociale

Il mio commento di oggi prende spunto da un brutto episodio capitato in Trentino. Per chi volesse saperne di più il link è: http://www.repubblica.it/cronaca/2018/04/15/news/trentino_vuole_ospitare_migranti_casa_bruciata-193920909/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P5-S1.8-T1. No so quali fossero le considerazioni che hanno invogliato il proprietario di un B&B a mettere a disposizione la sua struttura per ospitare alcuni immigrati, è possibile che sia stato animato da sinceri sentimenti di accoglienza e solidarietà, è possibile che sia stato allettato da considerazioni di natura strettamente economica. In ogni caso lo ha fatto. Quanti mai avrebbero potuto essere questi immigrati? Trattandosi di 8 camere, al massimo avrebbero potuto essere 20 o giù di lì. 20 immigrati, da inserire in una in una zona geografica economicamente solida ed efficiente, a me, personalmente, sembra anche una buona idea. Ci sono stalle, impianti sciistici, strutture alberghiere, piantagioni di alberi da frutto dove quest

Microstoria: le disillusioni di una youtuber

Dopo la scuola, un istituto tecnico per il turismo, aveva deciso di non continuare gli studi. Sapeva l'inglese piuttosto bene, se la cavava egregiamente con lo spagnolo e si arrangiava alla meno peggio con il tedesco. Pensava che questo, in una città turistica come Roma, le avrebbe consentito di trovare facilmente lavoro. Aveva dato per scontato che non avrebbe affatto faticato a trovare un albergo dove sarebbe stata assunta come impiegata o receptionist. Si sarebbe presto accorta che si sbagliava. Accidenti se si sbagliava. C'era la crisi, la poca gente prenotava via telefono, l'informatica aveva reso inutili e superflue molte persone, era un momento un po' difficile, ma lei era giovane, aveva la vita davanti, era fiduciosa che presto le cose si sarebbero aggiustate. Un po' le seccava di essere dipendente economicamente dalla madre, che lavorava come bidella in una scuola. Aveva fatto anche lei la domanda come personale ATA, ma, a parte un periodo di supplenza per

il filo nascosto: ecco perché NON mi è piaciuto

https://www.grazia.it/stile-di-vita/cinema-e-tv/il-filo-nascosto-recensione Non ci si dovrebbe mai fidare delle recensioni e delle stelle o palle date a cavolo da non si sa bene chi. Se un filo nascosto c'era doveva essere ben nascosto. Personalmente ho visto dei fili sconclusionati ed interrotti, senza alcuna connessione tra loro. Un filo è quello della descrizione di un sarto affermato e corteggiato dal bel mondo, artista/artigiano eccentrico, problematico, narcisista, egocentrico. Sarebbe stato un filo interessante se non si fosse perso nel nulla. Non è affatto chiaro in cosa davvero consistesse la sua originalità, la sua creatività. Men che meno si capisce come mai, alla fine, la sua creatività si fosse esaurita in una parabola discendente appena accennata e narrativamente irrisolta  e non fosse più in grado di attrarre clienti a vantaggio di altre maison di moda presumibilmente, ma non è detto, più innovative, creative ed in linea con il gusto dei tempi. Un altro filo è la d