breve considerazione su un fatto di cronaca
Anche oggi una donna, in questo caso una ragazza giovanissima, è morta per mano del suo fidanzatino. 16 anni lei, appena un anno di più lui. è stato coniato un nuovo termine per questo genere di situazione: femminicidio. Trovo il termine orrendo, ma trovo interessante che si sia sentita la necessità di inventare un termine nuovo, talmente frequente è la situazione. Cambiano i nomi, cambiano le età, cambia l'ambiente, ma la storia è sempre quella: una relazione conflittuale, tormentata e alla fine un fidanzato, un convivente, un marito uccide la controparte. Si individua nel maschilismo dell'uomo, nel suo malato senso di possesso la causa di questo tipo di crimine, sempre così terribilmente uguale da diventare persino noioso. in realtà non esiste carnefice senza vittima e non esiste vittima senza carnefice. sono i due poli di una stessa relazione. quello che veramente è malato è la relazione, di cui entrambi i poli sono responsabili. se si vogliono davvero ridurre i femminicidi