la chiesa di S. Luca in via Ampère

Città studi non è propriamente un quartiere antico, ciononostante vi si trovano costruzioni interessanti.
Se ci si trova in città studi vale la pena visitare la chiesa di S. Luca.




questa foto non è mia, l'ho trovata in internet








dettaglio dell'arredo: AMBONE (sarebbe il pulpito con leggio) 

dettagli dell'arredo: ALTARE e sullo sfondo sedili e tabernacolo






LE VETRATE
 













dettaglio di una vetrata


dettaglio del tabernacolo





Anche le formelle della via crucis, di cui non conosco l'autore, sono interessanti





Commenti

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  2. eh.... vabbe'... il senso estetico, la ricerca del bello adesso ha preso tutt'altra strada rispetto alla ricerca artistica. fino all'800 un artista ricercava anche la bellezza e la perfezopne estetica fino a raggiungere una perfezione formale che imbrigliava ogni altra possibile espressione. la rottura di van gogh è stata stridente quanto necessaria. van gogh ci dice che per esprimere dolore, angoscia, senso di precarietà non si può disegnare in maniera accademica alla ingres.
    da allora in poi l'arte, per lo meno quella ufficiale, ha abbandonato ogni forma di ricerca estetica figurativa. la ricerca del bel bello è nel design, design di mobili, lampade, arredi da bagno, vestiti e accessori, pentole da cucina, posate ... ecco ... se qualcuno cerca il bello è meglio che faccia un salto in un negozio di bagni. ci sono dei lavandini bellissimi. certamente si tratta di un'arte a scartamento ridotto. è difficile fare una chiesa bella con lo stesso criterio che si userebbe per progettare un lavandino. ci si riesce però con gli stadi, con i grattacieli, ma non con le chiese. o forse è difficile riuscire a farlo con gli edifici sacri.
    riguardo poi le decorazioni artistiche l'arte astratta è un'arte fredda. se non è fredda è comunque un'arte molto intellettuale, per addetti ai lavori. è diventata un'arte molto autoreferenziale.
    ti ripropongo questa chicca di de crescenzo
    https://www.youtube.com/watch?v=k5L0OGEJSNE
    occorre tenere presente che le stazioni della via crucis devono essere identificabili: gesù cade la prima volta, gesù cade la seconda volta, la veronica asciuga il volto etc. e per essere facilmente identificabili si deve andare nel figurativo. rendere in maniera astratta la salita al golgota non mi pare realizzabile.
    sulle vetrate direi che eco non abbia tutti i torti.
    forse è difficile parlare di sacro in un'epoca come questa. in fondo fare arte sacra dopo nietzsche è diventato proprio difficile

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