Lodi e la mensa scolastica

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/12/lodi-200-bambini-stranieri-esclusi-dalla-mensa-per-regolamento-del-sindaco-leghista-il-reportage-di-piazzapulita/4688643/
Sfido chiunque a non sentirsi profondamente rattristato e indignato. Ci si sente rattristati perché nessuno ha colpa di essere un bambino povero e la punizione di non andare a mensa con gli altri bambini provoca sconcerto. Ci si sente indignati perché si ravvisa una forma di sopruso. Molti genitori hanno prodotto la documentazione attestante la loro indigenza, ma in maniera pretestuosa un diritto viene negato ai loro figli. Ci si chiede che sentimenti provino questi bambini e con che sentimenti cresceranno. Ci si chiede come riuscire ad evitare che frustrazione e disagio diventino rabbia e violenza. Ci si chiede Lodi, perché Lodi e, soprattutto, perché adesso. Fino a 20 anni fa Lodi era una cittadina fiorente ruotante attorno a Milano. C'era una agricoltura fiorente, che c'è ancora, allevamento di animali e, soprattutto,  c'era come in molte cittadine lombarde, un fiorente tessuto economico fatto di piccole e medie imprese. Molti residenti a Lodi venivano a lavorare a Milano, grazie anche a trasporti pubblici efficienti. Le case a Lodi non costavano neanche poco. Poi 20 anni fa alcune aziende hanno iniziato a delocalizzarsi, a chiudere, si sono persi posti di lavoro e da allora la chiusura di aziende è continuata e c'è stato un progressivoi impoverimento. Forse a Milano la crisi economica non è evidente, ma basta spostarsi di qualche decina di chilometri e si vedono capannoni abbandonati, uno accanto all'altro. Meriterebbero un reportage fotografico. In questi ultimi 20 anno le case hanno subito un crollo di prezzi e a Lodi, come in altri paesi e cittadine attorno a Milano, hanno iniziato ad andare a vivere famiglie di migranti, perché gli affitti erano diventati alla loro portata.  A Lodi però sta succedendo una cosa che in altri paesi e cittadine non sta succedendo: il rasferimento della facoltà di veterinaria da Milano. In parte questo trasferimento è già stato realizzato ed è in progetto il trasferimento anche dell'ultima parte di aule e strutture che ancora è rimasta a Milano. Questo implica che a Lodi le case stanno aumentando di prezzo. Ci sono già e presto ci saranno ancor più studenti che porteranno soldi e Lodi sta rincominciando ad essere una cittadina fiorente, vivace, con buone prospettive. In una simile congiuntura i poveri danno noia. Occupano case che, rimesse a nuovo, potrebbero essere affittate a studenti fuori sede ad un prezzo elevato oppure potrebbero essere acquistate dai dipendenti dell'università. Non si sta affatto male a Lodi, è un acittadina piccola, ci si sposta in bicicletta, con cinema, un teatro, si organizzano concerti e attività culturali e con il treno in mezzora si è in centro a Milano. Mancavano attività lavorative, ma adesso sta arrivando una nuova opportunità, portandosi dietro tutto un indotto di bar, pub, pizzerie, ristoranti, libreie e cartolerie. Chi ha acquistato casa a Lodi 5 o 6 anni fa ha fatto davvero un affare.Avrebbe fatto un affare anche chi ha comperato un qualche bilocale un po' fatiscente attualmente dato in affitto ad una famiglia di extracomunitari.  Gli extracomunitari a Lodi stanno dando fastidio, non tanto perché sono extracomunitari, quanto perché sono poveri e non sarebbero in grado di pagare l'affitto che invece potrebbe pagare uno studente di famiglia abbiente.  Sono poveri ed extracomunitari e costituiscono la categoria più indifesa e debole di quel tessuto sociale. Le leggi di mercato impongono di cacciarli via. La mensa è solo il primo passo. Si inizierà a cacciare i poveri extracomunitari e, se non basta, verranno cacciati i poveri italiani, fino a fare di Lodi una cittadina graziosa, pulita, ordinata, efficiente e fiorente, dove chiunque vorrebbe andare ad abitare. Sulla pelle di chi avrebbe più bisogno di aiuto e sostegno. è  chiaro che verrà anche abbattuta la microdelinquenza, che è quella che infastidisce ed intimorisce. di più. Lo scippo, la rapina per qualche cento euro, il furto in appartamento vengono compiuti da qualche povero sfigato, mica dal grosso finanziere, faccendiere che truffa per milioni di euro.   Il povero dà noia perché se se ne andasse si potrebbe rivendere a buon prezzo l'appartamento che occupa, infastidisce perché è un terreno di crescita per la microcriminalità, puzza, va in giro vestito male, non ha modi educati e si incomincia a boicottare la mensa dei bambini. Trovo tutto questo inaccettabile, profondamente inaccettabile. 

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